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ROBERTO OMBRETTA

BRANDON LEE: I corvi portano sfiga
venerdì 4 luglio 2008




DA GQ CULT Sulla scena del crimine


Trovare una 44 Magnum sul set non è strano perchè tutti sanno che per i conflitti a fuoco nei films si usano pistole vere: piuttosto vengono usate pallottole finte, quelle che in gergo vengono chiamate dummies. E per questo problema c'è una persona che pensa proprio e solo a questo: recuperare le pallottole a salve, caricare la pistola e far trovare tutto pronto per i ciak.
Solo che quel giorno, per risparmiare sulle spese, l'esperto d'armi è stato mandato a casa prima dell'ultimo ciak, esattamente dove FUNBOY spara su ERIC DRAVEN (Brandon Lee). Perchè ogni scena dove c'è una sparatoria, le relative pistole e pallottole vengono rigorosamente controllate dall'addetto alle armi che per ogni operazione percepisce una somma di denaro, in questo caso almeno "100 dollari".


Il giorno è stato fatto tutto dallo staff, per risparmiare qualche dollaro: si, perchè le dummies costano più delle pallottole vere. Il giorno prima però qualcuno ha incastrato un colpo in canna alla 44 Magnum, forse senza rendersene conto. La pistola è stata poi caricata con pallottole vere a cui è stata levata la polvere da sparo, per risparmiare.
"Lo vidi crollare, con un lamento. Il foro del proiettile mi parve perfettamente simulato e il sangue era forse fin troppo abbondante, ma nel complesso la scena era riuscita a meraviglia, e dopo aver gridato <<>> dissi che ne avremo girata un'altra, più che altro per sicurezza." ALEX PROYAS, il regista del film, racconta la sua versione agli investigatori.
Però quando tutti gli attori e la troupe cominciano a muoversi per il nuovo ciak, Brandon rimane a terra immobile. "Pensai che avesse voglia di scherzare anche se la cosa era piuttosto strana perchè Brandon era di professionalità e serietà estreme. Mi avvicinai. Notai che la macchia di sangue continuava ad allargarsi. Troppo per essere quello contenuto nel piccolo contenitore di plastica. Mi chinai e lo toccai con un dito. Era tiepido e denso, come sangue.......".



Michael Massee, l'attore che impersonava Funboy, spara all'addome Brandon Lee, Eric Draven, da una distanza di circa 5 metri. Quest'ultimo sarebbe dovuto cadere a terra azionando un dispositivo nascosto sotto la camicia, che avrebbe dovuto far esplodere una sacca colma di liquido rosso e vischioso. E apparentemente sembrava tutto da copione. Ma Brandon Lee continua a rimanere immobile.
ELIZA HUTTON, l'assistente di studio, inizia a gridare: quel ragazzo che è a terra, ricoperto di sangue, lei lo deve sposare tra qualche giorno.
Arriva l'ambulanza che parte verso il New Hanover Regional Medical Center: sino alla sala operatoria ma un proiettile gli ha trapassato l'addome, lacerando organi e vasi sanguigni, causando un'emorragia inarrestabile.
Sul referto dell'autopsia si legge chiaramente: <<>> dove GSW sta per GUN SHOT WOUND, 'ferita d'arma da fuoco'.
Un dramma inconprensibile, una leggerezza inaccettabile. Inoltre Brandon era figlio di Bruce Lee, anche lui morto in circostanze misteriose. Il padre a 32 anni nel 1973; il figlio a 28 anni nel 1993.
Bruce Lee era crollato a terra dopo aver ingerito un farmaco antidolorifico, qualcosa per il mal di testa a base di aspirina, che gli aveva causato una sorta di reazione allergica, fino ad un edema cerebrale acuto. Una cosa non comune, di sicuro non frequente ma possibile. Non erano in pochi quelli che sostennero l'ipotesi dell'omicidio cammuffato da incidente perchè la mafia cinese, lo HEI SHOU DANG, il partito della MANO NERA, non aveva mai accettato che Bruce familiarizzasse così palesemente con gli americani, fino a diventarne un idolo.



Il 3 Aprile 1993 Brandon Lee viene sepolto nel cimitero di Lake View, accanto al padre. Ma non sappiamo nulla della morte di Brandon Lee.


Sappiamo che Michael Massee, Funboy, fu totalmente scagionato: non sapeva che l'arma fosse letale.


Sappiamo che la pellicola di una macchina da presa che riprendeva la scena dello sparo è misteriosamente scomparsa. Proprio quella dell'inquadratura migliore per capire la dinamica dei fatti.


Sappiamo che la produzione offrì alla famiglia della vittima un copiscuo risarcimento e questo pose fine ad ogni indagine.


Sappiamo che "100" dollari sarebbero stati soldi spesi bene.


postato da ROBERTO OMBRETTA @ 13:28

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